Bonifica post incendio di un capannone industriale
Come risolvere un’emergenza e bonificare un’area industriale grazie ad una bonifica ambientale professionale.
Da un cortocircuito dell’impianto elettrico alla distruzione totale dell’intero capannone. Grazie a Ecodep è stato possibile mettere in sicurezza, bonificare e sgomberare l’intero sito in tempi brevi.
cliente
Azienda di macellazione avicola
località
Sud sicilia
evento
Incendio
conseguenze
Distruzione totale di fabbricato, contenuto, macchinari, prodotti alimentari
intervento
- messa in sicurezza
- rimozione materiali pericolanti
- rimozione prodotti alimentari a rischio biologico
- pulizia e rimozione fuliggine
- rimozione macchinari, impianti e attrezzature
- rimozione della coibentazione
- rimozione arredi e muri divisori
- demolizione totale dell’edificio
- rimozione totale dei detriti
Tempi
3 settimane
L’accaduto
Un macello avicolo situato in un capannone di circa 6000 Mq, in gran parte realizzato con pannelli isolanti in metallo e poliuretano espanso, è stato oggetto di un incendio causato da un corto circuito a carico dell’impianto elettrico.
Complice il caldo del periodo e la presenza dei pannelli in poliuretano che hanno svolto la funzione di combustibile, l’innesco e la propagazione dell’incendio sono stati molto rapidi.
I soccorsi, prontamente intervenuti, non sono stati in grado di contenere le fiamme che hanno raggiunto dimensioni ragguardevoli. A seguito dell’incendio l’intera area circostante è stata sgomberata.
Al momento dell’incidente all’interno dello stabilimento erano presenti 80.000 polli macellati oltre a migliaia di prodotti destinati alla messa in vendita, stipati nelle celle frigorifere.
Ad incendio spento sono state avviate le indagini, con conseguente messa sotto sequestro dell’intero sito, durata oltre 20 giorni e proseguita nonostante la richiesta di bonifica immediata avanzata dai legali dell’azienda.
La sfida
Già al settimo giorno dopo l’incendio l’aria nella zona circostante il capannone, in cui hanno sede altre realtà produttive, risultava irrespirabile a causa delle esalazioni della carne in putrefazione.
Le condizioni estreme hanno fatto sì che diverse realtà si ritirassero, rinunciando all ’intervento di bonifica ambientale in quanto non adeguatamente strutturate per far fronte alla situazione.
Il capannone risultava gravemente danneggiato dall’incendio e pericolante in molti punti.
Nel sito non era presente alcun tipo di illuminazione e la visibilità naturale era estremamente ridotta a causa della fuliggine depositata e in sospensione.
L’aria era pesantemente contaminata dalle emissioni di ammoniaca e di anidride solforosa (H2S), estremamente pericolose per la salute umana, ed i cattivi odori erano percepibili a km di distanza.
L’intervento
La prima fase ha interessato, oltre a sessioni di formazione specifica a tutto il personale per la condivisione dello stato del sito e delle attività in programma, anche la formazione delle squadre e l’allestimento del cantiere con cartellonistica di sicurezza, luci e transenne.
Le attività di questa fase hanno interessato lo sgombero dei detriti, la messa in sicurezza dell’area e la rimozione delle parti pericolanti, anche di carattere strutturale, per permettere il successivo sezionamento delle aree, propedeutico all’inizio dei lavori.