Gestione dei rifiuti CER 150110 nel settore agricolo

rifiuti CER 150110 nel settore agricolo

La corretta gestione degli imballaggi contaminati da sostanze pericolose nelle realtà agricole

Abbiamo descritto in questo articolo del nostro blog le regole per una corretta gestione dei rifiuti in agricoltura, in questo approfondimento vediamo più da vicino una classe specifica, quella relativa agli imballi contaminati.
  
In quanto attività produttiva a tutti gli effetti, le aziende agricole sono produttrici di rifiuti speciali, quindi rifiuti che devono essere trattati secondo quanto previsto dalle disposizioni in materia.
La tipologia dei rifiuti che hanno origine in questo tipo di realtà sono di diverso tipo, molti degli scarti divengono rifiuti speciali non pericolosi ma nel caso specifico dei contenitori di fitofarmaci o agrofarmaci, l’iter di raccolta e i trattamenti successivi rientrano in quelli previsti per i rifiuti pericolosi.
   
Vediamo nel dettaglio come sono classificati i contenitori contaminati da rifiuti agricoli e come vanno organizzate le operazioni di raccolta e il trasporto per il corretto smaltimento di flaconi di fitofarmaci e imballaggi contenenti sostanze pericolose.
   
L’impianto normativo di riferimento è come sempre dato dal cosiddetto Testo Unico Ambientale, ovvero il d. lgs. 152/2006 (e successive modifiche) all’interno del quale sono indicati, precisamente nell’allegato D, i codici CER per identificare i tipi di rifiuti in modo che vengano avviati verso le opportune operazioni di recupero.

I rifiuti identificati con il codice CER 150110*

I rifiuti agricoli che hanno contenuto agrofarmaci, fitofarmaci e sostanze pericolose vanno identificati dal codice CER 150110*.

Nella produzione dei rifiuti in campo agricolo si tratta di una voce particolarmente presente, uno scarto di cui il produttore ha l’obbligo di disfarsi in ottemperanza alle norme di legge.

Gli imballi non sono l’unica tipologia di rifiuti di questo genere, in una azienda agricola infatti si possono dover smaltire prodotti fitosanitari scaduti o non più utilizzabili pericolosi (codice CER 020108*) o rifiuti agrochimici diversi e non pericolosi (codice CER 020109).

Il corretto smaltimento dei rifiuti agricoli evita di incorrere in sanzioni e procedimenti penali dovuti alla mancanza di conformità rispetto a quanto previsto dalle norme ma soprattutto garantisce di tutelare e preservare l’ambiente.

I prodotti agrochimici e i fitofarmaci in genere sono generalmente commercializzati in concentrazioni altissime, il che rende la dispersione nell’ambiente anche di quantità molto piccole estremamente dannosa per gli ecosistemi.

È importante ricordare che la contaminazione da parte di queste sostanze non si limita ai contenitori nei quali sono state raccolte: così come previsto dalla descrizione della voce del codice CER 150110* “imballaggi contenuti residui di sostanze pericolose o contaminati da tali sostanze”, eventuale materiale utilizzato per raccogliere il prodotto accidentalmente fuoriuscito va ugualmente trattato come un rifiuto speciale pericoloso.

L’importanza dell’attribuzione del codice CER

La prima attività che rientra nella gestione dei rifiuti riguarda l’identificazione dei rifiuti speciali (anche quella dei rifiuti speciali non pericolosi) e l’attribuzione dei codici CER a ciascuno di questi.

Con il codice CER si indica il processo produttivo che ha originato quello scarto e di conseguenza si determina il trattamento successivo che può articolarsi in operazioni di recupero o smaltimento in discarica, a seconda della tipologia di rifiuti.
In un’ottica di economia circolare, il recupero è preferibile allo smaltimento perché trasforma gli scarti in modo da poter garantire loro un nuovo utilizzo. Nel settore agricolo è particolarmente diffusa la pratica del recupero di acque reflue depurate: da residuo, queste divengono una risorsa preziosa.

Due codici a confronto: CER 150110* e CER 150106

Un’ operazione di bonifica dei contenitori di prodotti agrochimici, di fatto cambia la gestione e lo smaltimento dei flaconi. Un particolare tipo di lavaggio che può essere di tipo manuale o meccanico, trasforma infatti gli imballaggi da rifiuti speciali pericolosi (codice CER 150110*) a rifiuti speciali non pericolosi (codice CER 150106).
   
La
bonifica degli imballaggi non è un processo che gli imprenditori e le aziende agricole sono tenute a fare, ma se effettuata deve rispondere a precisi criteri che garantiscano l’efficacia di lavaggio e risciacquo.
   
Il
residuo refluo che generano questo tipo di trattamenti deve essere recuperato e non si può disperdere nell’ambiente. La maniera migliore per la gestione del refluo è quella prevista per il fitofarmaco che vi era contenuto. In altre parole, le acque reflue risultate dai lavaggi vengono stoccate e utilizzate per i trattamenti del prodotto contenuto.

Smaltimento dei flaconi contenti fitofarmaci

L’ obbligo di disfarsi dei rifiuti agricoli pericolosi nel caso dello smaltimento flaconi e imballaggi contaminati è regolato dalle norme relative ai rifiuti pericolosi e deve quindi essere affidato ad aziende in possesso dei requisiti e regolarmente iscritte all’Albo Nazionale dei Gestori Ambientali.
   
Le aziende agricole non sono tenute alla compilazione del Registro di carico e scarico dei rifiuti ad eccezione di quello che riguarda la produzione di rifiuti pericolosi. Dal momento che gli imballi identificati da codice CER 150110* sono rifiuti pericolosi, la gestione di questa tipologia di rifiuti prevede anche la compilazione dei registri.
   
All’interno di questo documento vengono annotate la produzione dei rifiuti indicando con precisione caratteristiche e quantità e lo scarico degli stessi, cioè l’avviamento alle operazioni di recupero e smaltimento previste successivamente.

Lo stoccaggio nel deposito temporaneo degli imballi contaminati

La raccolta dei rifiuti speciali che precede il trasporto e il conferimento agli impianti di destinazione è regolata dalle norme che disciplinano il deposito temporaneo.
Ricordando che gli imballi e i flaconi contaminati sono a tutti gli effetti rifiuti speciali pericolosi, il deposito temporaneo deve prevedere per questi una collocazione speciale, al riparo dagli agenti atmosferici e al sicuro da possibili incidenti.
   
La raccolta definita deposito temporaneo dei rifiuti speciali, impone che questi siano censiti e organizzati secondo la tipologia, separando e segnalando quelli pericolosi.
La gestione può seguire due criteri: nel primo caso il deposito temporaneo deve essere svuotato ogni tre mesi, nel secondo invece quest’operazione deve essere fatta al raggiungimento di una certa quota (30 metri cubi di cui massimo 10 di rifiuti pericolosi).
In ogni caso la durata massima prevista per il deposito temporaneo non può andare oltre un anno di tempo.

Il trasporto dei rifiuti per i trattamenti successivi

Il documento che regola il trasporto dei rifiuti è il FIR Formulario di Identificazione dei Rifiuti e, come prova dell’avvenuto smaltimento in ottemperanza agli obblighi di legge, deve essere conservato per 3 anni.
   
Con il FIR, necessario al trasporto sia dei rifiuti pericolosi che di quelli non pericolosi, si ha dimostrazione del coinvolgimento di tutti gli attori che prendono parte alla filiera: il produttore iniziale compila la prima copia, il trasportatore una volta consegnati i rifiuti a destinazione ne conserva una copia compilata dal destinatario, che a sua volta ne trattiene una, e ne trasmette una quarta al produttore iniziale.
   
Gli imballi contaminati identificati dal codice CER 150110* sono destinati ad impianti specializzati nel trattamento di questo tipo di residui che possono avviarli verso operazioni di recupero.
Ecodep, il partner per la gestione ambientale dei produttori di rifiuti speciali, possiede un impianto dedicato grazie al quale è possibile il recupero di imballaggi contaminati in metallo o in plastica.
   
Se operi all’interno della filiera agricola e cerchi la soluzione più adatta alla gestione dei rifiuti speciali pericolosi come contenitori e imballaggi di fitofarmaci e agrofarmaci, contattaci.
Metteremo a tua disposizione una consulenza personalizzata in grado di chiarire i dubbi ed individuare le soluzioni più indicate alla tua realtà.

Ecodep è specializzata nella gestione di rifiuti CER 150110* con due linee di trattamento specifiche.

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